Le opere di Augusto Paluan

Le opere di Augusto Paluan - MUSEO AUGUSTO PALUAN
Gli artisti si distinguono per la genialità delle loro interpretazioni e per la capacità di trasmettere cultura in ogni loro espressione. Augusto era un grande, un artista che esprimeva le sue senzazioni attraverso le sue opere con le quali ci farà sognare per lungo tempo, un maestro della meccanica dotato di un'immensa passione. Il patrimonio culturale lasciato da Augusto ha un valore inestimabile sotto ogni profilo, le sue macchine sono vere e prorie sculture semoventi, emblemi di un passato troppo spesso dimenticato.

Le macchine e le attrezzature d'epoca che Augusto ci ha lasciato costituiscono una collezione estremamente interessante anche sotto il profilo antropologico, ciascuna di esse rappresenta una sintesi culturale, un frammento della storia industriale del novecento, una mutazione  tutt'altro che indolore della civiltà contadina. I reperti di archeologia industriale raccolti, ricostruiti e rivitalizzati da Augusto saranno presto analizzati, contestualizzati dal punto di vista sociale in quanto testimoni di una civiltà al tramonto, antesignani di una mutazione epocale che trova purtroppo anche nel presente i segnali di un marcato declino. La collezione che ci ha lasciato Augusto è stata costituita  in decine d'anni di forte impegno fisico, finanziario ed intellettuale, con il conforto di una famiglia che gli è stata vicino in ogni momento, per condividere assieme gioie e dolori di una vita fuori dal comune. 
 

Un patrimonio culturale da tutelare e preservare

Un patrimonio culturale da tutelare e preservare - MUSEO AUGUSTO PALUAN
Augusto era un filantropo della cultura dotato di grande umanità, un collezionista di pezzi di storia ed un autentico archeologo dell'era post industriale, la comunità intellettuale eredita un importante patrimonio da valorizzare e sfruttare, una miniera d'opportunità per tutti, una memoria storica importante da tutelare e preservare.
I reperti dell'attività di Augusto sono conservati al momento in una struttura di proprietà della famiglia, essi comprendono una varietà incredibile di macchine ed attrezzature che abbracciano un periodo storico di oltre 60 anni che trova il suo tragico epilogo nel periodo della seconda guerra mondiale. La collezione non comprende solo macchine e trattori d'epoca, all'interno dell'area museale si trovano centinaia di apparecchi ed attrezzature d'altri tempi, ciascuno con una storia da raccontare. Il visitatore del museo rimane letteralmente travolto dall'incredibile mole di reperti, e dalla presenza di oggetti all'apparenza misteriosi che purtroppo, in questa civiltà tecnologica, non trovano più alcuna utilità. 

Sono iniziati i lavori di catalogazione che non si limitano solamente ad una fredda e meccanica elencazione d'oggetti ma vuole, in linea con le più razionali metodologie di conservazione dei beni culturali, contestualizzare le radici storiche dei reperti, ed arricchire ogni singola voce d'importanti informazioni frutto di specifiche e puntuali ricerche. 
Il lavoro da affrontare è immenso, la valorizzazione della miniera culturale impegnerà parecchio tempo e tante risorse, il compito lasciato da Augusto dovrà essere completato, per lasciare ai posteri non solo le tracce di una civiltà scomparsa ma anche quei valori che devono essere trasmessi alle giovani generazioni. 

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